1.5.06

 

Maria Pina Ciancio. Itinerari 

[poesia -5]

"Qualunque sia la direzione/ vado sempre a Sud"

Si rincorrono
sotto il cielo sghembo
dove nessun uomo
ha chiesto di sapere

il vuoto avanza
divorato
-in fuga
dai suoi figli senza storia

Nella piazza grigia
ho chiesto ancora
di restare
(Calvera, 1997)

*

Resto sui tuoi sogni scuciti
sotto la piaga di un sole ingrato

su questa terra asciutta e rossa
dove il tempo più non s'affanna
(Calvera, 1997)

*

E’ di mani callose
di vesti nere
dentro gli occhi vinti

la mia rabbia
taciuta
non urlata

soffocata
nel grembo
asciutto
di una madre
sconsolata
(Calvera, 1997)

*


(...)
sopravvivono
(uomini e donne)
alla memoria ferita
dal rancore dei padri

orribili complici
della morte in agguato
(Mazzana, 1997)

*
Lungo il Sinni
scavo memorie
attraversando i solchi
delle tue mani
e la terra
(Policoro, 1997)


*

Ritorno e ritaglio
a pezzi i giorni
per incastrarli
maglia contro maglia
in un tessuto di storia
(Tursi, Rabatana, 1997)

*

(Notte sul Sinni)
Guadiamo il fiume
a sud

ora che gli umori
della notte
sigillano nell’animo
le crepe
della storia
(Valsinni, 1997)


Faccio strade secondarie, attraverso montagne, dirupi, fiumare, fino ai calanchi, dove l'Appennino diventa d'argento sotto la luce bianca della luna. E poi i buchi neri, i sassi, la piana verde fino a Siris. Passato e presente. Qualunque sia la direzione vado sempre a Sud.

versi tratti da "Itinerari" -Appunti di viaggio 1997 di Maria Pina Ciancio
CARM - Centro Arte e Ricerche Meridionali, Cosenza, 2002
(nella foto Maria Pina Ciancio)

MARIA PINA CIANCIO nata da genitori lucani emigrati all'estero, attualmente vive e insegna nella sua terra d'origine. La voce della Ciancio è una delle più intense e coraggiose nella poesia lucana degli ultimi anni. Itinerari è un’opera di scavo dove il verso abile, netto e a tratti ostile storicizza e rivela al tempo stesso la vita interiore e quella dei luoghi. I frammenti poetici sono tenuti insieme da un linguaggio robusto e denso, quasi arcaico che rimanda ad un senso etico singolare, invisibile e costante capace di scuotere il lettore e di far ripensare alla quotidianità come ad un tempo attraversato da un’acuta e drammatica valenza esistenziale. La terra, la madre, lo svolgersi coerente e vario della natura, sono incarnazioni metaforiche che passano con efficacia in versi stringatissimi e spogli, e si compongono quasi in un piano consapevole d’appoggio, da cui rigettare la rabbia in brandelli di passione autentica e dolorosa. La tensione che si dilata e si fa compattezza nelle pause e nei tagli di significato conduce fino all’ultimo verso stordendo il lettore persuaso del senso rigoroso e violento dell’essere dentro alla vita, in un viaggio in luoghi fisici e non in cui l’orientamento verticale del canto lacera il silenzio e si fa bisogno assoluto di verità, rendendo così la poesia davvero tale e il mistero a cui tende un momento poetico di elevata sospensione eternante.
by Maria Luigia Iannotti

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10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

E' davvero bello questo tuo nuovo blog letterario.Complimenti.Ho idea di scrivere, appositamente per questo progetto, un pezzo che sappia di profondo sud e che travasi in questo spazio le mie orgogliose origini calabresi.

un abbraccio

tesi

2/5/06 09:51  
Anonymous Anonimo said...

E io te ne sarò grata Tesi, perchè so quanto e cosa riuscirai a tirar fuori da questa nostra terra. A presto dunque
Mapi

2/5/06 15:41  
Anonymous Anonimo said...

Grazie Gigia, per il lavoro di sintesi e di scavo "dentro" e "dietro" le parole che sei riuscita a fare di questa raccolta "grumosa" e "ossuta" del '97.
Sei "un'archeologa" perfetta ;)
Mapi

2/5/06 16:36  
Anonymous Anonimo said...

Ho scritto un nuovo post per questo tuo nuovo blog. Lo trovi sul mio blog. Puoi prelevarlo direttamente se pensi sia degno, altrimenti scegli, come d'accordo, il pezzo che preferisci.

Il pezzo è solo un sogno e non ha pretese. Forse ti delderà un pò, ma inequivocabilmente è ambientato nelle nostre terre...:-)

un abbraccio

tesi

4/5/06 01:14  
Anonymous Anonimo said...

ora che ho un pò di tempo ho riletto con calma queste poesie.

trovo la penultima straordinaria. sono contento.

Tesi

5/5/06 19:21  
Anonymous Anonimo said...

Belli i tuoi versi

6/10/06 21:14  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Maria Pina, volevo solo salutarti e dirti che sono riuscito a convincere i trentini a partecipare al nostro Festival delle Valli di Noepoli. Ciao e a presto! Antonio Cirigliano

6/2/07 17:23  
Anonymous Anonimo said...

la dea della creatività mediterranea noto che ti ispira parole alate dense di sofisticata femminilità: orgoglioso di esserti amico sincero.. e che bella tua foto: aria da intellettuale raffinata che dai libri trae ninfa vitale..
roberto

1/7/08 09:48  
Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

5/11/09 19:06  
Anonymous Anonimo said...

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