17.2.07

 

John Giorno. Per risplendere devi bruciare 

[poesia -24]


C'era una volta
un gruppo
di amici
che si amava
tanto tanto,
fecero tutti
una promessa
e vita
dopo vita,
e dopo infinite
rinascite
e pratiche,
tutti
si resero conto
dell'assoluta
nullità,
cioè
la vera natura
della mente.

Erano
così felici
e contenti
che si misero
a ballare
e ballare,
e ballarono
e ballarono,
erano tanto felici
nello scioccante
riconoscimento
della nullità
e compassione,
continuarono
a ballare
ballare
e ballare,
fino a ballare via
tutta la loro carne
e pelle,
fin quando
non rimase
nulla
altro
che le ossa,
a ballare
nelle loro ossa,
a ballare
scheletri
scheletri ballanti.


John Giorno - Per risplendere devi bruciare
(traduzione di Stefano De Angelis)
Giunti Citylights, 2005


JOHN GIORNO (è nato negli anni trenta, vive a New York e recentemente ha scoperto di avere le sue radici familiari ad Aliano in Basilicata dove la Regione Basilicata ha pensato di realizzare una sorta di museo–laboratorio-biblioteca che raccolga la ricca produzione artistica del poeta americano). John Giorno è uno dei massimi esponenti della poesia trasgressiva della beat generation americana. Il suo più recente libro “ You got to burne to shine” Per Risplendere Devi Bruciare curato da Stefano de Angelis e Antonio Bertoli, è una raccolta di prose autobiografiche e poesie, per la prima volta tradotte in italiano. All’interno del libro sono ricordati i suoi compagni di percorso artistico, la storia della sua relazione con Andy Warhol, del suo animato incontro sessuale con Keith Haring e pensieri sull'interpretazione della morte nel Buddismo Tibetano nell'età dell'AIDS. Vediamo così scorrere un film sulla quotidianità, fatta di arte come di sesso e paradisi artificiali del gruppo composto da Warhol, Burroughs, Haring, Mapplethorpe (Elisabetta Beneforti). Una poesia robusta, diretta e che scotta, fatta per essere letta, raccontata e cantata.
by Maria Pina Ciancio

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ah, cara Mapi,
questa nostra piccola grande terra che ha seminato in ogni continente!
Non sapevo che John Giorno avesse origini lucane (ma vedo che non lo sapeva nemmeno lui).
Ti ho linkata - per prima - sul mio blog, che inauguro giusto oggi. Spero tu possa fare altrettanto. Graditissimo sarebbe un tuo passaggio e un commento. Ho ancora tutto da imparare, è la mia prima esperienza con queste robe...
Mi è venuta questa idea un po' così, giusto per dare una piccola casa al mio libro di prossima uscita (questione di qualche settimana). Non un libro qualsiasi, ma quello che raccoglie un lavoro poetico (in lingua) trentennale. Ma ti scriverò presto e ti parlerò di questo e altro...
Un grande abbraccio,
gennaro

18/2/07 19:13  

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