18.4.07

 

Erminia Daeder. Spiavo 

[poesia -28]

Spiavo Matera ocra e silenziosa
il suo cuore fiero sotterraneo
gli ipogei severi.
La sua piazza sbilenca
cosparsa di vecchi
cotti nei visi, lenti nei passi, neri nell’abito.
Cadenzano
strascichi tronchi
le loro voci, le mani.
Spiavo la tua sorpresa
distratta dai vicoli in quiete.
E due occhi di bimba
la sua nera frangetta
la gonna corta bianca.
Sporgeva dall’uscio
tirando la tendina traforata.
Dietro un vecchio
disteso nel suo letto,
bianco di marmo il lenzuolo tirato al volto,
bianco stagnante l’odore di cera colata.
Santini,
in ritratti.
La cornice più spessa ferma
il sorriso maestoso d’un Padre.
Il letto è alto
in ferro battuto.
La luce bloccata dalle persiane si incunea
in tagli di calore.
Aspiro, una volta.
Trattengo, aspiro.
Tanfo marrone di bitume
mentre litanie ballonzolano ai piedi del letto.
Spiavo ogni sospiro della morte,
la sua pelle liscia.
Non ho nulla da chiedere, da rivelare.
So che la morte ha vetrate liquide.
E stalagmiti di luce.
Io non ho paura.
Spiavo la gioia d’un gioco d’amore.
Acciambellata al sole,
senza fretta,
senza scopo.
Mi tocchi
e so d’essere una,
senza fatica,
senza ragione.
La forza di un contorno
che traspare ma non soggioga.
Tienimi mentre mi accarezzi.
Se tremo,
ogni poro combacia con il tuo.
Tienimi,
perché ogni bacio mi strappa una radice.


(disegno di Rocco Grieco)

ERMINIA DAEDER (è nata a Taranto nel 1959 dove vive e lavora). "Spiavo Matera..." è una lirica di una densità espressiva e cromatica a tratti vertiginosa, che si contestualizza in uno spazio definibile e determinato. I versi si sgranano in un ventaglio di immagini orizzontali dal fuori al dentro, dall'altro al sè. Sanno dare sguardo alle emozioni ed essere insieme descrizione e narrazione di stati d'animo e di atmosfere talvolta nette, talvolta appena suggerite. Tutto in un fluire multiforme e cadenzato di attese e di ascolto, che conferisce al testo equilibrio, senza sottrarlo però ad emozioni e sensazioni forti. "Non ho nulla da chiedere, da rivelare" scrive con coraggio l'autrice in quesi suoi versi tutti tesi a quell'accordo tra amore umano e leggero amore degli elementi naturali, dove anche la dimensione del dolore e della morte sembrano dileguarsi e svanire, oppure sublimarsi in una dimensione accettata e accettabile dall'uomo e dalla natura.
by Maria Pina Ciancio

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4 Comments:

Blogger LucaniArt said...

Una nota biobibliografica di Erminia Daeder:

Erminia Daeder (Taranto, 1959) insegna lettere nella scuola secondaria superiore.

Partecipa nella sua città ad ‘Officine Meridiane’, laboratorio di scrittura creativa dell’associazione di promozione sociale tarantina ‘Punto a capo’ e al ‘Laboratorio di lettura profonda e scrittura consapevole’ di Giuse Alemanno.

Suoi scritti sono apparsi sul ‘Quotidiano’ di Lecce (1985, 1986) e più recentemente su www.musicaos.it (2005, 2007), sulla rivista ‘Pagina zero-Letterature di frontiera’(n.8, 2006), sul quindicinale di Taranto ‘La voce del popolo’ (n.13 e n.15, 2006).

Gestisce il blog ‘Lacasadelserpente’ (www.lacasadelserpente.splinder.com) e collabora con l’associazione culturale on line ‘Books Brothers, per una scrittura a trazione anteriore’.

E’ presente nell’antologia poetica ‘Navigando nelle parole’ (vol.14, 2005), Edizioni Il Filo e nel diario poetico ‘Il segreto delle fragole’ 2006 (LietoColle) e ‘Il segreto delle fragole’ 2007 (LietoColle).
Segnalata al concorso ‘Parole per comunicare 2004” e al premio “Lorenzo Montano 2006” per ‘una poesia inedita’.

e-mail: e.daeder@libero.it

20/4/07 00:00  
Anonymous Anonimo said...

Un attacco e una chiusa formidabili, da manuale. E in mezzo un tratteggiare nitido, preciso. E poi un'ambientazione che mi è familiare, che ho nella pelle. C'è anche la morte, che è tanta parte della nostra vita (e che proprio nei giorni scorsi ho visto, sgomento, da vicino). C'è soprattutto l'appiglio finale, l'appiglio supremo dell'amore, che tutti ci salva (o dovrebbe)...
La nota di Maria Pina, poi, è davvero esemplare (per come coglie, totalmente, nel segno).
Splendide, splendide donne del mio splendido Sud...
gennaro

20/4/07 13:37  
Anonymous Anonimo said...

Mapi e Gennaro: vi unisco nei suoni e negli odori a noi così familiari, nella generosità delle parole splendide che dite, nella forza che impasta e attraversa la luce tagliata quaggiù. Il mio grazie, di cuore.
Erminia

22/4/07 12:37  
Anonymous facebook emoticon said...

:)

3/11/11 13:51  

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