John Giorno. Per risplendere devi bruciare
[poesia -24]

C'era una volta
un gruppo
di amici
che si amava
tanto tanto,
fecero tutti
una promessa
e vita
dopo vita,
e dopo infinite
rinascite
e pratiche,
tutti
si resero conto
dell'assoluta
nullità,
cioè
la vera natura
della mente.
Erano
così felici
e contenti
che si misero
a ballare
e ballare,
e ballarono
e ballarono,
erano tanto felici
nello scioccante
riconoscimento
della nullità
e compassione,
continuarono
a ballare
ballare
e ballare,
fino a ballare via
tutta la loro carne
e pelle,
fin quando
non rimase
nulla
altro
che le ossa,
a ballare
nelle loro ossa,
a ballare
scheletri
scheletri ballanti.
John Giorno - Per risplendere devi bruciare
(traduzione di Stefano De Angelis)
Giunti Citylights, 2005

C'era una volta
un gruppo
di amici
che si amava
tanto tanto,
fecero tutti
una promessa
e vita
dopo vita,
e dopo infinite
rinascite
e pratiche,
tutti
si resero conto
dell'assoluta
nullità,
cioè
la vera natura
della mente.
Erano
così felici
e contenti
che si misero
a ballare
e ballare,
e ballarono
e ballarono,
erano tanto felici
nello scioccante
riconoscimento
della nullità
e compassione,
continuarono
a ballare
ballare
e ballare,
fino a ballare via
tutta la loro carne
e pelle,
fin quando
non rimase
nulla
altro
che le ossa,
a ballare
nelle loro ossa,
a ballare
scheletri
scheletri ballanti.
John Giorno - Per risplendere devi bruciare
(traduzione di Stefano De Angelis)
Giunti Citylights, 2005
JOHN GIORNO (è nato negli anni trenta, vive a New York e recentemente ha scoperto di avere le sue radici familiari ad Aliano in Basilicata dove la Regione Basilicata ha pensato di realizzare una sorta di museo–laboratorio-biblioteca che raccolga la ricca produzione artistica del poeta americano). John Giorno è uno dei massimi esponenti della poesia trasgressiva della beat generation americana. Il suo più recente libro “ You got to burne to shine” Per Risplendere Devi Bruciare curato da Stefano de Angelis e Antonio Bertoli, è una raccolta di prose autobiografiche e poesie, per la prima volta tradotte in italiano. All’interno del libro sono ricordati i suoi compagni di percorso artistico, la storia della sua relazione con Andy Warhol, del suo animato incontro sessuale con Keith Haring e pensieri sull'interpretazione della morte nel Buddismo Tibetano nell'età dell'AIDS. Vediamo così scorrere un film sulla quotidianità, fatta di arte come di sesso e paradisi artificiali del gruppo composto da Warhol, Burroughs, Haring, Mapplethorpe (Elisabetta Beneforti). Una poesia robusta, diretta e che scotta, fatta per essere letta, raccontata e cantata.
by Maria Pina Ciancio
Etichette: john giorno, poesia